Quattro comuni calabresi inesplorati: Rocca imperiale, Montegiordano, Trebisacce e Roseto Capo Spulico

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Può l’imprenditoria regionale diventare la soluzione?

L’Italia nasconde territori poco conosciuti con un potenziale altissimo, che potrebbero investire in se stessi mantenendosi comunque fedeli alla propria tradizione.

In Calabria, seminascoste da imponenti castelli medioevali, si trovano chilometri e chilometri di spiagge, più volte premiate per la bellezza del loro mare ma che sembrano non aver ancora compreso appieno le proprie possibilità.

Parliamo di quattro tra i comuni balneari più belli della zona: Rocca imperiale, Montegiordano, Trebisacce e Roseto Capo Spulico.

    foto lido gabbiani – Trebisacce

Tutti si affacciano sul limpido mar Ionico, per lo più costruiti a “gradinate”, con le case che si sviluppano in altezza tutto interno al castello centrale.

Nel passato si trattava di fortezze, zone di sicurezza poste accanto al mare per arginare il prima possibile gli attacchi nemici.

Ad oggi, sono splendidi luoghi in cui si respira aria pulita e un forte spirito di appartenenza.

Oltre che per il mare, infatti, sono territori conosciuti anche per i prodotti che offrono. Dato il clima mite e sempre favorevole, con inverni non troppo rigidi, sono perfetti per la produzione di limoni, mandorle e anche ciliegie.

Il limone di Rocca Imperiale è certificato IGP, molto conosciuto in tutta l’Italia. Si presenta quasi senza semi e con un sapore forte ma non troppo acido, che presenta alti livelli di “limonene” (l’elemento che conferisce al limone il suo odore caratteristico).

Considerando il fascino delle spiagge e la qualità dei prodotti alimentari, un investimento che riguardi il settore della ristorazione, o anche quello alberghiero, potrebbe essere interessante.

Si parla di zone non facili da raggiungere ma dalla bellezza straordinaria, adatta a chi vuole godere della pace rilassante di una vacanza al mare.

Un’idea potrebbe essere quella di unire le forze comuni e puntare sull’imprenditoria regionale, in modo che gli stessi abitanti diventino i difensori del territorio.

Adattare meglio le spiagge, migliorare i trasporti, aggiungere nuove strutture; tutti investimenti nel settore turistico che porterebbero giovamento a questi piccoli comuni e li spingerebbero verso il successo che meritano.

Lo stesso consiglio è rivolto anche ai grandi investitori, coloro che sono disposti ad impiegare una vasta somma di denaro nella causa, che credono nel potere attrattivo di queste zone.

Il tipo di intervento, che sia regionale o esterno, deve tener conto della storia di questi luoghi, della passione dei loro abitanti, ed deve evitare di snaturarla.

Non si può certamente pretendere di trasformare un territorio delicato come quello della costa Ionica in un centro turistico di primo livello.

Ciò di cui parliamo, è un investimento ragionevole, che faccia leva sulla bellezza del luogo e sulla genuinità dei suo ingredienti tipici.

Ciascun comune ha i suoi punti di forza e risulta più adatto a questo o quel cambiamento.

        Rocca Imperiale

Il borgo di Rocca Imperiale è costruito lungo una collina, con le case che ne seguono la discesa.

Le strade strette e fatte di ciottoli, l’antico campanile e il castello medievale a cui deve il suo nome, gli regalano un aspetto d’altri tempi, quasi come se fosse ancora un borgo medievale. Proprio per il suo aspetto caratteristico è addirittura entrato a far parte dei Borghi più belli d’Italia.

Già quest’elemento lo rende adatto ad un tipo di pubblico interessato a godere non solo della bellezza del mare, ma anche della storicità artistica del borgo stesso.

Il territorio si apre verso le sue bellissime spiagge, come la Spiaggia di San Nicola e la Spiaggia del Lungomare, fatte in parte da scogli e in parte da sabbia fine. Proprio per la bellezza suggestiva dei luoghi, Rocca Imperiale è stato scelto più volte come set cinematografico per film che contenevano scene registrate in spiaggia o sul mare.

La sua presenza nel mondo del Cinema lo rende sicuramente più conosciuto e lo porta ad attrarre più turisti, curiosi di conoscere il luogo in cui sono state girate le scene più belle dei loro film preferiti.

Nel borgo si tengono importanti festival a cui partecipano ospiti provenienti da tutta l’Italia.

Il Federiciano, ad esempio, è un importante festival artistico di poesia organizzato dalla Aletti Editore che si svolge, ogni anno, nell’ultima settimana di Agosto.

Le poesie entrano a far parte dell’arredo urbano, posandosi sui muri e nelle piazze o tra i vicoli del centro storico, dove il viaggiatore può scoprire i versi di autori emergenti, scelti tra i partecipanti del concorso alle diverse edizioni, oppure rileggere le opere dei grandi poeti classici come Leopardi, Foscolo, Quasimodo e Pirandello.

Una realtà poliedrica quella di Rocca Imperiale, considerato uno dei comuni più visitati della Calabria. Per tutti i motivi elencati, potrebbe costituire un ottimo investimento imprenditoriale sia nel settore della ristorazione commerciale (puntando ai turisti curiosi di conoscere i prodotti locali, come la mandorla o il limone IGP) sia alberghiera (per ospitare i villeggianti).

Montegiordano

Il paese di Montegiordano è diviso in due nuclei abitativi, Montegiordano Centro e la frazione Marina, adiacente alla costa ionica.

Attualmente è una località turistica, frequentata soprattutto d’estate dai bagnanti.

Questa duplice natura lo rende adatto per chi ama la vacanza “al mare” e per chi punta ad una vacanza “culturale”, abbracciando una vasta gamma di possibili turisti.

Il mare splendido e pulito di Montegiordano è stato riconosciuto con diversi premi che ne certificano e assicurano la qualità.

Probabilmente, dato l’aspetto fortemente suggestivo delle spiagge, un possibile investitore dovrebbe puntare verso il settore balneare. Costruire nuovi lidi, ingrandire quelli precedenti, oppure aumentare i servizi e i controlli.

Sono tutte possibilità adatte sia ai grandi che ai piccoli investitori, considerando le diverse variabili. In ogni caso, resta una località interessante e con un potenziale ancora inesplorato, che darebbe ottimi risultati durante la stagione estiva.

Roseto Capo Spulico

Roseto Capo Spulico è considerata una delle mete turistiche più ambite della Calabria.

Più ambite perché fortemente elegante fin dall’aspetto esterno. Le spiagge sono costituite prevalentemente da scogli e il mare limpido consente di vedere chiaramente il fondale.

Risulta quindi facilmente adattabile a coloro che desiderano godersi una vacanza incorniciata da acque pulite e sicure, in cui poter portare tranquillamente tutta la famiglia.

Anche in Centro Storico è piuttosto interessante. La presenza di vecchie costruzioni medievali, le strade anche qui strette, lo rendono un luogo ricco di fascino, di arte e con vedute panoramiche spettacolari. Nel cuore del Centro Storico è custodita la “Vinella degli innamorati”, il vicolo più stretto

d’Europa, il luogo dove gli innamorati del passato riuscivano ad incontrarsi e regalarsi un bacio rubato. Coloro che si infilano nel vicolo per baciarsi, suggellano un amore che, secondo la tradizione, dovrebbe durare in eterno.

E’ facile immaginare quante coppie di giovani innamorati si recherebbero a Roseto se la magia di questo luogo venisse pubblicizzata di più. Si è più attratti da ciò che piace, da quello che risulta accattivante.

In questo caso, un investimento che fa leva sul romanticismo potrebbe essere la strada giusta. Unire la tradizione della Vinella degli innamorati alla bellezza del mare.

Inoltre, Roseto Capo Spulico, è anche famoso per la produzione di uno dei frutti estivi più amati in assoluto, la ciliegia.

La ciliegia di Roseto è una delle eccellenze di questo territorio ed è ormai entrata a far parte della cucina locale. La si trova addirittura nei primi piatti, come glassatura nei secondi e come confettura nei dolci.

Un altro ingrediente genuino su cui potrebbero puntare gli imprenditori locali.

    Trebisacce

Il comune di Trebisacce, grazie alla propria costituzione architettonica, si avvicina molto a Rocca Imperiale. Si sviluppa sempre secondo il modello del borgo medievale, che plana gradualmente partendo dal castello centrale fino ad arrivare al mare.

E’ quindi associato allo stesso tipo di pubblico di Rocca Imperiale, con una particolare attenzione al bellissimo Centro Storico che merita di essere visitato.

Nel corso degli anni, ha ottenuto anche diversi premi per le pratiche ambientali e per le attività di educazione, formazione e informazione sui temi dell’eco-compatibilità.

Il riconoscimento più importante è stato assegnato dalla FEE – Italia (Foundation for Environmental Education – Fondazione per l’Educazione Ambientale), ed è una garanzia dell’effettiva qualità delle acque della balneazione, della qualità delle spiagge, dei servizi e delle misure di sicurezza.

L’attenzione all’ambiente è una delle tematiche più discusse al momento, a causa della situazione difficile in cui si trova il nostro Pianeta. Premurarsi di insegnare anche ai più giovani le modalità di riciclo è un messaggio lodevole e fa di Trebisacce un modello da seguire per i comuni limitrofi.

Attualmente sono in vendita molti terreni su cui poter costruire. Interessante sarebbe l’idea dei boungalow per investire a Trebisacce e scoprire una nuova fascia turistica ancora inesplorata.

Aprirsi alle nuove tendenze senza dimenticare la storia dei luoghi ma, al contrario, valorizzandola ancora di più, sembra la soluzione più adatta a questo tipo di zone.

Inoltre, anche in questo territorio l’importanza del cibo è evidente. Il paese fa infatti parte di un itinerario enogastronomico, dal titolo “Strada del Vino e dei Sapori della Sibaritide”.

Il percorso si tiene tutti gli anni e lega tra loro più zone della Calabria.

Considerando tutte le informazioni acquisite su questi comuni, è evidente quanto ancora potrebbero offrire al mercato imprenditoriale.

Sono zone ricche di storia, di arte, di amore e passione per il cibo, amore per la terra; tutti elementi che attirano il buon turismo, quello della curiosità genuina.

Sia che provengano dall’interno, quindi dall’Italia stessa, o dall’esterno, questi territori conquistano turisti con un unico punto il comune, la voglia di godere della bellezza del luogo e della pace che può offrirgli.

Gli investimenti imprenditoriali in luoghi simili sono sempre atti a migliorare ciò che già è presente, e mai a modificare o peggio distruggere.

Sono terre e panorami che vanno protetti e aiutati a restare fedeli all’originale.

Per questo motivo parlavamo anche degli stessi abitanti, chi vive questa bellezza anche durante l’invero.

Il settore della ristorazione è probabilmente quello più indicato, perché potrebbe rispettare il territorio ed insieme valorizzare i prodotti che se ne ricavano.

Il Limone, la mandorla di Rocca Imperiale e la ciliegia di Rosato Capo Spulico sono solo alcuni esempi di una realtà molto più ampia.

Gli imprenditori di questa fascia Ionica dovrebbero tener conto delle diverse eventualità. Trattandosi di un territorio così interessante è probabile che arrivino imprenditori esteri, disposti anche a modificare la tradizione del territorio in favore delle tendenze turistiche.

Un rischio concreto è quello della privatizzazione delle spiagge, che diventerebbero utilizzabili solo a pagamento anche per gli stessi abitanti. E se pure non si arrivasse a questo punto, resterebbe da chiedersi se sarebbero in grado di rispettare il luogo e non influenzare realmente la vita della popolazione.

E’ lecito chiedersi come mai in tutti questi anni gli imprenditori locali non abbiano mai pensato di investire nella zona, di creare un consorzio e unirsi. Si tende a dare maggiore importanza a determinate aree turistiche, dimenticando la bellezza di molti altri luoghi.

L’idea di questo post è quella di aprire gli occhi ai diversi imprenditori locali o nazionali e magari aiutarli ad incontrarsi tramite queste stesse pagine.

La Voce della Ristorazione deve servire proprio come rete di contatti, di scambio, tra chi si occupa del settore alberghiero e della ristorazione.

La verità è che l’Italia è carica di queste zone, non del tutto conosciute e non sfruttate in modo intelligente. Sta quindi ai locali, o a chi è disposto, restituire prestigio e regalarne di nuovo a chi lo merita da sempre.

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